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Channel: Commenti a: Biocalce intonaco. Traspirante, contro l’umidità di risalita.
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Di: Ettore

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Gentilissimo Amedeu tu sei un genio, mi dispiace tantissimo di aver trovato il tuo blog in ritardo, se avessi chiesto il tuo consiglio prima di iniziare i lavori avrei risolto il problema alla radice. Sei riuscito in pieno a capire cosa è successo a casa mia, infatti l’umidità è comparsa proprio dove tu hai detto, e mi sono accorto che è spuntata la muffa nella stanza dei bambini che è esposta proprio a nord-est. Ma ciò che voglio dirti ed insistere è nel fatto che è stata la ditta edile a consigliarmi tali lavori e l’intonaco sulle parete esterne sono state fatte in tutta la loro altezza (e non fino a 30/40 cm come dici tu), come consigliato dlla ditta edile. Io sono un’incompetente in materia, è per questo che mi sono affidato ad una ditta del luogo che ha fatto vedere il mio appartamento ad un rappresentante Kerakoll che mi ha assicurato della riuscita dei lavori. Invece non è stato così, ecco perché ti chiedevo se è possibile chiedere un risarcimento. Grazie per le tue chiare spiegazioni.


Di: Giovanni Andrea

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salve sono un impresa di modena nel 2013 ho intonacato una facciata di un condominio con l’intonaco deumificante biocalce della kerakol eseguento tutto il ciclo come da scheda tecnica e rifinendo con l’intonachino sempre biocalce, dopo l’asciugatura circa 30 giorni abbiamo dato il primer e tinteggio a silicati, dopo circa 3 mesi si sono ripresentate delle sfiorature di pittura e parte intonachino nelle parte basse, tengo a precisare che abbiamo eseguito l’intonaco deumificante fino ad un’altezza di circa mt. 3.
a suo tempo ho fatto verificare il problema ad un tecnico della kerako il quale ci ha riferito che non era un problema di mal funzionamento dell’intonaco ma bensi perchè abbiamo tinteggiato i muri che non erano totalmente asciutti, e lui stesso ci ha consigliato di aspettare un’anno per far in modo che si asciugava bene, raschiare tutte le parti di pittura sfiorita e parte di intonachino, ripristinare, e ritinteggiare con i silicati, ma a distanza di circa sei mesi si è ripresentato lo stesso problema e adesso è sempre in aumento, il committente i ha contestato il lavoro perchè ci addossa la responsabilità di non aver risolto il problema, chiedo come posso risolvere in modo definitivo?
grazie

Di: amedeu

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Per Giovanni Andrea.
La Kerakoll è senza alcun dubbio una ditta primaria in casi di deumidificazione
In questi casi, però, conviene fare una copia della scheda tecnica e poi affrontare il problema con un legale.
Magari, prima, avvisa la Kerakoll che hai questa intenzione.
Può darsi che ti indichino un prodotto per rimediare e per non farsi cattiva pubblicità.
Amedeu e c.

Di: Sabrina

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Salve, abbiamo una casa in campagna dove andiamo per fine settimana e in alcuni periodi estivi, anno scorso abbiamo richiesto una ristrutturazione per problemi di umidità alle pareti, il lavoro è stato ultimato a fine luglio, con rifiniture a ottobre. E’ stato fatto un vespaio con cupolex, rifatto il tetto, e inserito nuove finestre. Intonacato per circa un metro quadro in tutta la casa e sopra al nuovo intonaco hanno passato un antiumido mapei. Poi è stato imbiancato. La casa è riscaldata da una stufa a pellet solo quando andiamo. Questo inverno abbiamo visto comparire alcune macchie di umido sulle pareti, che abbiamo subito tolto. Ma dopo un mese che non siamo potuti andare abbiamo trovato la parete della camera che da al nord piena di muffa per tutto il metro quadro d’intonaco rifatto (nella parete bassa delle stanze), praticamente dove era stato dato l’antiumido. Il tecnico ha dato colpa al fatto che noi non abbiamo arieggiato la casa, mentre un’imbianchino a cui abbiamo chiesto il parere ha ipotizzato che non sia stata data una tinteggiatura traspirante (tipo calce) sopra all’antiumido. Inoltre ci è stato fatto notare che una parte delle boccette d’aria per il cupolex hanno l’apertura verso l’interno della casa invece che verso l’esterno (nella parte della stanza dove c’è una controparete), queste potrebbero aumentare l’umidità nella stanza? Cosa ne pensa, è possibile richiedere alla ditta il ripristino delle pareti e riportare le aperture verso l’esterno. Grazie per la sua risposta.

Di: amedeu

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Per Sabrina.
Se l’intervento edilizio eseguito non ha previsto il taglio delle murature tramite una barriera chimica o similare, l’umidità di risalita seguita a fare il suo corso salendo per capillarità nei muri.
Questo giustificherebbe il fatto che ve la siete ritrovata nonostante la casa fosse disabitata per un certo periodo.
Per avere maggiori indicazioni sul problema che hai, scrivi le parole “umidità di risalita” nel rettangolo sito in alto a destra della pagina e poi clicca; ti appariranno articoli sulle metodologie da usare contro tale inconveniente.
Comunque, potrebbe anche trattarsi di una infiltrazione di acqua proveniente dall’esterno, per cui è opportuno controllare.
Amedeu e c.

Di: vincenzo

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Salve. Dovrei posare delle piastrelle in monocottura da 34 cm su di una superficie in tufo dove, per problemi di spazio, non posso realizzare il massetto per mettere in bolla tale superficie. Mi è stato consigliato di utilizzare, come collante, un impasto fatto da cemento, grassello di calce e sabbia di fiume. Chiedo se è corretto. Se si, chiedo in quali proporzioni. Se esistono altre soluzioni, gradirei saperle……

Grazie

Di: amedeu

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Per Vincenzo.
Non dici quanti cm hai a disposizione per realizzare la pavimentazione.
Comunque se l’altezza è limitata puoi usare il Keralastic
http://www.coffeenews.it/un-adesivo-per-incollare-piastrelle-su-ogni-tipo-di-supporto
Altrimenti, se hai un’altezza di 4/5 cm usa una malta cementizia normale, oppure una pronta e che troverai in sacchetti da 25 Kg presso i magazzini edili.
A nostro parere non utilizzeremmo il grassello di calce.
Amedeu e c.

Di: Gaetano

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Salve, abito in una villetta a 3 livelli del 1974 con muratura portante in tufo. Il piano seminterrato è provvisto di intercapedine perimetrale aerata e con livello del pavimento prossimo a quello del mare (distante un centinaio di metri) con vespaio fatto, evidentemente, in maniera approssimata tanto che tutta la muratura, compresa quella dell’intercapedine, e attaccata da umidità di risalita. La facciata esterna non interrata è rivestita con mattoni in cemento colorato, e quindi non traspirante. Se facessi rimuovere tutto l’intonaco esistente per applicare un idoneo strato di Biocalce Tasciugo della KeraKoll o altro prodotto simile Riuscirei a risolvere il problema, almeno per un bel pò di anni senza vedermi le murature piene di macchie di umido e scrostamenti di intonaco o devo necessariamente pensare di utilizzare un’apposita barriera chimica tipo SIMPROGEL? Grazie.


Di: amedeu

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Per Gaetano.
Dici che la casa ha un’intercapedine (Scannafosso) che la circonda e dovrebbe salvaguardare la parte seminterrata.
A nostro parere dovresti iniziare da tale struttura, in quanto se realizzato bene dovrebbe tutelare adeguatamente l’immobile dall’umidità di risalita.
Il tuo problema principale è il tufo che costituisce le pareti portanti della casa e che per sua natura attira l’umido.
Ti consigliamo, prima di spendere denaro e fare lavori palliativi, di fare eseguire un sopralluogo da un tecnico professionista della tua zona.
Può darsi che occorrano interventi diversi da quelli normalmente usati.
Amedeu e c.

Di: Sandra

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Buongiorno Sig, Amadeus! sto intonacando muro esterno con KERAKOLL BioCalce intonachino Granello. Vorrei sapere se posso aggiungere delle terre colorate per ottenere una colorazione più intensa. Grazie Mille!

Di: amedeu

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Per Sandra.
Il KeraKoll Biocalce è un intonaco traspirante, per cui aggiungendo dei coloranti questi potrebbero saturare i pori che si costituiscono.
Una colorazione superficiale, in colori a calce, dovrebbe essere la sua rifinitura.
Amedeu e c.

Di: Piero

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Salve,
in un fabbricato di un centro storico al piano terra, con muri misti di mattoni e pietre, avendo rimosso un rivestimento in legno vecchio, abbiamo riscontrato una forte presenza di umidità di risalita, forse quel rivestimenti serviva a nasconderla anche.
Per intervenire abbiamo rimosso l’intonaco ammalorato e abbiamo provveduto a realizzare una zoccolatura di 1,5 mt con intonaco Biocalce.
In alcune parti sono riaffiorati sfoghi di salnitro e in alcuni punti addirittura la rottura/lacerazione dell’intonaco nella parti basse. E’ stato eseguito tutto come da schede tecniche, tempi e quant’altro, da cosa può dipendere, come conviene intervenire lì negli sfoghi del salnitro e come intervenire lì dove si è rotto l’intonaco?
Ed inoltre, in una stanza dove l’applicazione della biocalce non ha avuto conseguenze, è stata tinteggiata utilizzando materiali e modi conformi all’intonaco deumidificante, ma sono apparse macchie generali più o meno scure della tinteggiatura. Da cosa può dipendere?
Grazie

Di: amedeu

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Per Piero.
Logicamente dovremmo vedere cosa è accaduto, e questo purtroppo non è possibile.
Comunque intervenire solo con intonaco traspirante non risolvi le problematiche dell’umidità di risalita, ma semplicemente le nascondi.
Vai a questo link e leggi i numerosi nostri articoli fatti appositamente per contrastare questo fastidioso fenomeno
https://www.coffeenews.it/search?q=umidit%C3%A0%20di%20risalita
Ti accorgerai che prima di arrivare all’intonaco traspirante devi trattare le murature perimetrali con una delle metodologie descritte nei nostri articoli.
Amedeu e c.

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